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Corso volo – Volo VFR – Il circuito di traffico

Un circuito di traffico aereo è un percorso standard seguito dagli aeromobili quando decollano o atterrano, mantenendo il contatto visivo con l’aeroporto.

In un aeroporto di aviazione generale il circuito di traffico, o TRAFFIC PATTERN, è un percorso standard necessario per il coordinamento del traffico aereo.
I grandi aeroporti non lo permettono a meno che non ci sia notevole  attività di GA (General Aviation). Tuttavia, in alcuni casi può essere utilizzato un certo tipo di circuito aeroportuale, il Circling to Land, ad esempio quando un velivolo è obbligato a fare una riattaccata (GO AROUND) per i grossi velivoli in atterraggio strumentale, ma questo può essere molto diverso in forma, maniera e utilizzo dal circuito di traffico standard come utilizzato negli aeroporti di Aviazione Generale.

L’uso di un circuito di traffico sui campi di volo serve a garantirne la sicurezza. Utilizzando un circuito di traffico coerente, i piloti sapranno da dove aspettarsi provenire un altro traffico aereo e potranno vedere ed evitarlo. I piloti che volano sotto regole di volo visivo (VFR) non possono essere separati dal controllo del traffico aereo, pertanto eseguire un circuito di traffico corretto è di vitale importanza per evitare disastri. Negli aeroporti controllati, il controllo del traffico aereo (ATC) può fornire avvisi di traffico per i voli VFR limitatamente alla classe di ATZ (Aerodrome Traffic Zone) con cui lo stesso viene classificato.

I circuiti di traffico sono definiti come Standard (Virate a sinistra)  o Non Standard (Virate a destra) secondo il senso in cui vengono eseguite le virate. Essi sono di solito a sinistra perché la maggior parte dei piccoli aerei sono pilotati dal sedile sinistro (o il pilota senior o pilota ai comandi sta sul sedile sinistro) e quindi il pilota ha una migliore visibilità dal finestrino a sinistra. Sono impostati circuiti a destra per piste parallele, per la riduzione del rumore o per motivi di terreno (come costruzioni, torri, ecc.).  Salvo diversa indicazione esplicita, tutti i circuiti di traffico negli aeroporti non controllati sono a sinistra.

Ora andiamo a vedere com’è fatto il circuito e come comportarsi nel percorrerlo.

Poiché la pista attiva è scelta per incontrare il vento dall’angolo più stretto (con i decolli e gli atterraggi in fronte), l’orientamento del circuito dipende anche dalla direzione del vento. I circuiti sono tipicamente rettangolari e includono la pista lungo un lato lungo del rettangolo. Ogni tratto (LEG o braccio ) del circuito ha un nome particolare.

Partenza (Departure leg), o Salita Iniziale. Il percorso di salita lungo la linea di sentiero estesa che inizia al decollo e continua ad almeno 1/2 miglio oltre l’estremità di partenza della pista. I nomi dei bracci sono logici e basati sul vento relativo visti come se fossimo in pista con il volto rivolto verso la direzione del vento.

Traverso (Crosswind leg) o Controbase. Un breve percorso di salita ad angolo retto dopo il decollo dalla pista.

Sottovento (Downwind leg). Il percorso di volo parallelo ma nella direzione opposta della pista di atterraggio.  Un aereo che dà un riporto di posizione di “a metà sottovento” può essere facilmente localizzato visivamente.

Sopravento (Upwind leg). Il percorso di volo parallelo e dalla pista di atterraggio. Ciò può essere sopra la pista, come in un passaggio “basso e sopra” o quando si pratica un avvicinamento “mancato”, o quando si controlla il campo prima dell’atterraggio.

Base (Base leg). Un breve percorso  di volo discendente ad angolo retto rispetto  all’estremità di avvicinamento sull’estensione della pista di atterraggio.

Finale (Final approach). Un percorso di volo in discesa nella direzione di atterraggio lungo la linea estesa della pista dalla gamba di base alla pista. L’ultima sezione dell’approccio finale è a volte definita come breve finale.

Procedure di Circuito

I piloti sono preparati ad entrare nel circuito in uso per poi atterrare o di entrarvi dopo il decollo per poi uscirne nella direzione del volo pianificato. A volte, l’entrata in circuito sarà a discrezione del pilota, mentre altre volte il pilota sarà diretto dal controllo del traffico aereo.

Nei circuiti standard, la quota di circuito è di 1000 AGL. Nei circuiti non standard, l’indicazione della quota di circuito è riportata nelle info aeroportuali. E’ quindi obbligatorio leggerle sempre.

Convenzioni per l’entrata in circuito

Negli aeroporti controllati, la torre, di solito, indica agli aeromobili di entrare nel sottovento, o in base o direttamente nel finale.

In Europa, di solito, gli aeromobili entrano in circuito con un angolo di 45 ° rispetto all’inizio del sottovento.

Negli Stati Uniti, gli aeromobili partono di solito dalla linea diritta lungo la linea di pista, con un giro di 45° in direzione (o contro) la gamba del vento incidente, in basso o con una rotazione di 45 ° dal basso.

In Canada, gli aeromobili partono normalmente lungo la pista fino all’altitudine del circuito, a quel punto possono virare a piacimento. Negli aeroporti controllati, la torre tipicamente fornisce istruzioni su quale virata fare alla partenza

C’è anche una procedura nota come “orbita“, dove un velivolo esegue continui giri di 360 ° in senso antiorario (standard) o orario. L’orbita è di solito utilizzata per consentire una maggiore separazione con altri traffici. Può essere decisa dal pilota in aeroporti non controllati o su istruzione di un controllore. L’orbita standard è in senso antiorario, sempre per la maggiore visibilità da parte del pilota che si trova a sinistra. Nei circuiti di traffico, l’orbita deve essere eseguita SEMPRE in modo da portare il velivolo ad allontanarsi dalla pista e non l’inverso. Per esempio, in un circuito di traffico standard, l’orbità sarà in senso orario.

Nel caso in cui due o più piste parallele siano in funzione contemporaneamente, gli aeromobili che operano sulle piste più esterne sono tenuti a eseguire i loro circuiti in una direzione che non li porterà ad incrociarsi con i circuiti delle altre piste. Pertanto, una pista può funzionare con una direzione del circuito a sinistra e l’altra opererà con una direzione circuito a destra. Ciò consente agli aeromobili di mantenere la massima separazione durante il loro volo, ma è importante che gli aeromobili non passino oltre la linea centrale della pista quando si uniscono al finale, in modo da evitare collisioni potenziali. Se esistono tre o più piste di parallelo, la pista centrale può essere utilizzata, per ovvie ragioni, solo quando si utilizza un approccio diretto o quando l’aereo si unisce al circuito da un braccio di base molto ampio.

Ecco come eseguire  un corretto circuito di traffico con il Cessna 172. Dopo il completamento della virata in controbase, attendere in rotta per 30″ e poi iniziare la virata per entrare in sottovento. Una volta al traverso della testata pista, tenerla d’occhio ed aspettare che compaia a 135° alla nostra sinistra e quindi virare per entrare in base. Per entrare in finale attendere 30″ e poi effettuare la virata.

Ed in figura vediamo dove sono posizionati i punti di attesa (orbite), il corretto modo di entrare in circuito ed i corretti modi di uscirne. Da notare il velivolo in alto a sx che si sta mantenendo al di fuori del circuito e che non lo intralcia.

Attraversamento fondamentale o suo prolungamento: Il velivolo a sx con rotta 180° (rispetto al disegno) che proviene dal sottovento ma è già uscito dal circuito di traffico, ha già attraversato il prolungamento della fondamentale. Ma come si è comportato il pilota? Prima dell’attraversamento ha chiesto l’autorizzazione alla torre, se autorizzato procede normalmente, se non espressamente autorizzato (quindi anche se non ottiene risposta) si mette autonomamente in orbita in attesa dell’autorizzazione. Da notare l’orbita all’uscita del sottovento nel braccio di base. E’ l’orbita che il pilota potrebbe dover fare per un’attesa di circuito o perchè gli è stato chiesto di passare al braccio di sopravento e quindi dovrà attraversare la fondamentale. Nel disegno sono riportati due velivoli in attraversamento, quello a destra si trova nelle stesse condizioni sopra descritte ma con rotta 360. Nel disegno sembra che si trovi all’interno del circuito di traffico ma la sua posizione dipende dalla necessità del disegnatore di non accavallarlo al circuito e mantenere leggibile il disegno.

Attraversamento cielo campo: Questa è una manovra non molto usata ma che il pilota deve saper fare, o per sua scelta o per disposizione del controllore. Come dice la stessa parola, comprende l’attraversamento della pista vera e propria. La quota di attraversamento è di 500 piedi sopra quella di circuito, quindi deve iniziare la salita durante la virata che gli farà lasciare il circuito di traffico oppure, od iniziarla opportunamente se proveniente da fuori circuito.  L’attraversamento avviene perpendicolarmente all’asse pista da attraversare e sulla verticale della torre di controllo, indipendentemente da dove si trovi, rispetto alla pista. (Di solito le torri sono posizionate verso il centro della pista per poter dare un’ottima visione dell’aeroporto ai controllori, ma alcune volte sono decentrate o addirittura vicino ad una delle testate). Effettuato l’attraversamento il pilota riprenderà la quota circuito e si immetterà nel circuito di traffico oppure proseguirà la sua rotta.

Video circuito di traffico