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Corso volo – Navigazione radioassistita ADF – Distanza dall’NDB

L’ADF non è fornito di un’ulteriore sistema trasmittente per fornire l’inidcazione della distanza dall’antenna NDB. Ma è possibile ricavare la distanza in tempo di volo da un radiofaro mentre si naviga verso il radiofaro stesso e conoscendo la propria velocità, anche la distanza in miglia.

L’operazione può essere portata a termine eseguendo due procedimenti simili, uno dei quali qui illustrato, dove l’aereo è in avvicinamento a un NDB lungo il QDM 080°.

Quando decide di determinare in quanto tempo raggiungerà il radiofaro, il pilota deve fare quanto segue:

accostare a destra (o indifferentemente a sinistra) di un angolo di 30° per un tempo [t] espresso in secondi, che è consigliabile sia compreso tra 2 e 4 minuti primi: se l’aereo è veloce e/o relativamente vicino alla stazione, bastano due minuti, se l’aereo è lento e/o relativamente distante, è meglio che i minuti siano 4. Il cronometro va fatto partire iniziando l’accostata;

trascorso il tempo [t], accostare verso il radio-faro e prendere nota del valore del nuovo QDM su cui si trova l’aereo; nell’esempio si  suppone che sia di 070°

Chiamando [α] l’angolo formato dai due QDM, si ottiene la distanza in tempo dalla stazione [T] espressa in minuti primi, applicando la relazione T = t/2 α.   Nell’esempio dove l’angolo α è di 10° e si ipotizza di aver tenuto la prua 110° per 4 minuti (240 secondi), T = 240/2x 10= 1200 secondi equivalenti a 20 minuti.

Il secondo procedimento, in tutto simile al primo, prevede il calcolo della distanza dalla stazione [Tl espressa in minuti primi, mediante:

un’accostata (a sinistra o a destra) di 90° per un tempo [t] espresso in secondi;
la lettura del nuovo QDM per dirigere sul radiofaro, il quale forma con il QDM precedente un angolo a;
l’applicazione della formula T = t/α.

Le formule dei due procedimenti risultano dall’applicazione del teorema dei seni rispettivamente al triangolo di figura per il quale sen30° = 1/2) e al triangolo rettangolo ottenuto con la virata di 90° (per il quale sen90° = 1); in entrambi i casi si assume per senα il valore di α in gradi diviso 60, che per angoli minori di 20° dà un’approssimazione trascurabile.