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Corso volo – L’aria in breve – Pressione statica e barometro

Barometro e capsula aneroide

Il barometro può indicare la pressione atmosferica grazie all’utilizzo delle capsule aneroidi.

Sono dei dischi cavi (solitamente in rame) al cui interno viene fatto il vuoto.

L’aumento o diminuzione della pressione esterna le fa rispettivamente comprimere o dilatare.

Questo movimento viene trasmesso con sistema meccanico all’indicatore.

Per poter ampliare il movimento meccanico, le capsule vengono unite come in figura a formare un treno di capsule.

Inoltre, visto che il disco sarebbe portato a muoversi a scatti, i dischi sono sagomati come in figura.

Il barometro è uno strumento che non può mancare a bordo di un’imbarcazione. E’ lo strumento che indica al comandante i cambiamenti del tempo.

In figura vediamo un barometro che indica (lancetta nera) una pressione di 998 hPa o 748 Hg. Corrisponderebbe, in base alla figura riportata all’interno del quadrante, ad un tempo fra il piovoso ed il nuvoloso. In realtà la cosa non è così semplice.

Innanzitutto la pressione atmosferica è condizionata dalla temperatura, ecco perchè, in un barometro che si rispetti, c’è sempre un termometro. In alcuni casi, per migliore lettura o semplice bellezza, potreste vedere un barometro con, accanto, un termometro. Ma entrambi montati su un supporto comune perchè, in ogni caso, devono essere accoppiati.

L’indicazione del barometro che interessa non è tanto l’indicazione che da al momento della lettura, quanto lo scostamento, nel tempo, fra l’indicazione precedente e quella attuale. Ma come fare a ricordarsi la posizione precedente? Semplice, durante la lettura, si è provveduto a ruotare la lancetta ottonata, tramite l’apposita rotellina posta sul vetro delle strumento, portandola in corrispondenza della lancetta nera.

In figura, la lettura precedente era di 998 hPa. Pertanto, dopo un tempo X, c’è stato un rialzamento della pressione da 998 a 1039 hPa. Immaginate ogni hPa come un gradino di una scala e vi rendete conto della differenza.

In figura vediamo due scale.

Lo spazio del tempo è dato dalla distanza fra il primo e l’ultimo scalino.

Ogni gradino della scala rappresenta un hPa.

La prima, fra la lettura precedente e quella attuale, riporta una differenza di 5 hPa mentre la seconda di 11 hPa. Vediamo chiaramente che la seconda è molto più ripida.

Ora immaginate il vento come l’acqua che cade dall’alto della scala. E’ evidente che l’acqua scorrerà più veloce ed impetuosa giù dalla scala più ripida e più alta, rispetto all’altra. Il vento si comporta nello stesso modo durante i cambi di pressione.

Si deduce che, oltre alla possibilità di precipitazione, in mare, quello che conta è anche il vento e la formazione di onde. Maggiore il vento maggiori le onde.

Per un velivolo il vento è importante, non è facile atterrare con un piccolo C172 con 40 nodi di vento al traverso. Ma a questo arriveremo nelle lezioni successive.

La pressione che il barometro indica è la pressione statica, ovvero la pressione dell’aria immobile.

Se portiamo un barometro sul livello del mare ci fornirà una determinata indicazione, relativa alla pressione atmosferica (statica) del luogo. Se ci spostiamo rapidamente su una collina, vedremo che il barometro indicherà una pressione inferiore alla precedente.

Non è cambiata la pressione atmosferica a causa di un cambiamento del tempo, è cambiata la quota di lettura perchè, salendo, la pressione diminuisce, come già spiegato in precedenza.