Una volta pianificato a tavolino il volo, devi imparare a valutare l’esattezza della tua rotta confrontando la realtà dei fatti con la navigazione stimata, per poter correggere la prua del velivolo. Per poterlo fare devi imparare a fare il “punto nave”. Ovvero devi imparare, durante il volo, a mettere sulla carta il tuo velivolo. In poche parole, devi imparare il modo per sapere dove ti trovi.
Nell’esempio precedente hai avuto Belluno come punto di partenza, un luogo, o meglio, una posizione, che conoscevi.
Durante il volo, per varie cause (una deviazione dalla rotta causata dal vento, istruzioni di un controllore che ti hanno fatto deviare dalla rotta pianificata ecc ecc) sei tu che devi capire dove ti trovi per poi riprendere la rotta giusta.
Per sapere dove ti trovi devi fare dei rilevamenti.
Cosa è e a cosa serve un rilevamento:
Sei partito con la tua macchina per un appuntamento con un vecchio amico che abita in una città che non conosci. Arrivato sul posto, ti fermi e devi dirgli dove ti trovi, per dargli la possibilità di raggiungerti.
Per prima cosa ti guardi in giro, osservi un negozio particolare, il nome di una farmacia, il nome della via in cui ti trovi e gli comunichi queste informazioni.
Bene, hai effettuato un rilevamento, ovvero hai rilevato il posto in cui ti trovi in base alla posizione di punti ben precisi.
Se dovessi spostarti per andare in Piazza Tal dei Tali, ti basterebbe guardare la carta della città ed individuare, in base al rilevamento fatto, dove sei, poi dovrai cercare, sulla carta, la piazza dove vuoi andare per vedere dove è posizionata e scegliere il percorso più semplice per arrivarci.
A questo punto sai cosa è un rilevamento e sai anche che serve per indicare la tua posizione e per individuare il percorso da fare per poter giungere da qualche parte.
Ma in volo le cose non sono così semplici. Non hai negozi o vie per rilevare la posizione, lo devi fare riconoscendo il terreno sottostante, individuando la posizione sulla carta ed orientandoti con la bussola.
Ecco che il rilevamento viene fatto in base ad una angolazione in gradi.
Rilevamento polare (Rilpo – Relative bearing)
Il Rilpo è quello preso da bordo e riferito all’asse longitudinale dell’aeromobile. Ovvero, potremmo dire di aver identificato il lago Piopio alla nostra destra ed il paese Pollaio alla nostra sinistra ma questo rilevamento risulterebbe troppo vago. Infatti, come si può vedere, tutte e tre le posizioni e le rotte dei tre aerei è valida per il tipo di rilevamento preso.
Oppure potremmo dire di rilevare il lago Piopio a 50° a destra ed il paese Pollaio 25° a sinistra.
Sicuramente quest’ultimo è un rilevamento molto più preciso. Al punto che, riportando sulla carta il rilevamento, avremmo anche la direzione del velivolo. Infatti, se ci spostassimo verso l’alto, il rilevamento sarebbe differente. Così come sarebbe differente se cambiassimo rotta.
Dobbiamo anche notare che questo Rilpo è stato effettuato sfruttando due rilevamenti a terra, se ne avessimo preso solo uno, per esempio il lago, avremmo potuto continuare a girargli attorno all’infinito, mantenendo sempre il suo rilevamento 50° alla nostra destra.
Il rilevamento polare, se decisamente utile a bordo per il pilota, non lo è più quando deve comunicare la propria posizione a terra. Lui sa che rotta ha e dove si trovano i rilevamenti rispetto al proprio velivolo, ma l’operatore a terra come fa a saperlo? Ecco che il Rilpo fa vedere le sue limitazioni.
Concludiamo dicendo che: Per definizione generale, un rilevamento (bearing) è l’angolo formato da una direzione presa come riferimento e dalla linea congiungente il punto dal quale si effettua il rilevamento con l’oggetto da rilevare.