Iniziamo con il conoscere le suddivisioni del globo terrestre.
Una volta preso atto che possiamo identificare la terra come se fosse una sfera, possiamo passare ad analizzare la metodologia utilizzata per individuare un punto della sua superficie.
Per prima cosa la Terra è stata tagliata in due, ottenendo due emisferi, Emisfero Nord o Boreale, Emisfero Sud o Australe. La linea di taglio è detta Equatore.
Poi, tenendo presente l’asse di rotazione terrestre, sono stati identificati, alla sua estremità, due poli, Polo Nord e Polo Sud.
A questo punto, la terra è stata affettata con tagli paralleli all’equatore. Tagli chiamati proprio Paralleli. Affettando la terra con tagli paralleli all’equatore, otterremo una suddivisione dell’emisfero nord e di quello sud. Questi tagli saranno paralleli fra loro, ma la loro circonferenza diminuirà allontanandosi dall’equatore.
Meridiani: Affettando la terra da nord a sud, otterremo degli spicchi che saranno più vicini fra loro, avvicinandosi ai poli. Inoltre, la loro circonferenza sarà uguale.
Cerchio massimo: Ogni cerchio che taglia in due la sfera terrestre è un cerchio massimo. I meridiani e l’equatore, sono cerchi massimi. Ma anche qualunque altro taglio che divide in due perfette semisfere il globo sono cerchi massimi. Immaginate un taglio diagonale, ebbene, è un cerchio massimo. Possiamo anche dire che l’arco di cerchio passante fra due punti noti è parte di un cerchio massimo. Ricordatelo, in seguito questo vi tornerà utile.
Coordinate geografiche: Ora che abbiamo conosciuto i meridiani ed i paralleli, vediamo come usarli per l’identificazione di una posizione sulla superficie terrestre.
I paralleli sono distanziati, fra loro, di un grado, misurato partendo dalla linea dell’equatore. La misura piana fra un parallelo e l’altro è di 60 miglia nautiche. 1 NM = 1852 metri
I paralleli vengono identificati verso nord o verso sud, partendo dall’equatore. Avremo, quindi, 90 paralleli Nord e 90 paralleli Sud.
La posizione del parallelo rispetto all’equatore, definisce la latitudine del punto. (Consiglio: La latitudine indica l’altezza dall’equatore, l’altitudine potrebbe essere una buona assonanza per ricordare)
I meridiani sono distanziati, fra loro, di un grado. La distanza angolare è di 60 miglia nautiche solo sulla linea dell’equatore. Se scostati verso nord o verso sud, rispetto all’equatore, visto che tendono ad avvicinarsi fra loro a causa dell’effetto “spicchio di arancia”, la distanza angolare fra loro può essere calcolata applicando la seguente formula: DA = Differenza in gradi fra il primo ed il secondo meridiano * 60 * COS(parallelo)
Esempio:
Distanza Angolare (DA) in NM fra il meridiano 100°Est ed il meridiano 110° EST all’altezza del parallelo 30°
DA = (110-100)*60*COS(30)
DA= 10*60*0.866 = 600*0.866 = 519.6 NM
I meridiani vengono identificati da est ad ovest, partendo dal meridiano zero o meridiano di Greenwich o meridiano zero. Avremo, quindi, 180 meridiani Est e 180 meridiani Ovest. I meridiani indicano la longitudine dal meridiano zero. Per assonanza, i meridiani partono da nord e scendono verso sud, sono stretti e lunghi, quindi longilinei.
Così, la latitudine dell’Etna è di 37° 45′ 00″ N che corrisponde all’angolo che la retta immaginaria che collega la cima dell’Etna con il centro della terra fa col piano dell’equatore.
Così, la longitudine dell’Etna è di 15° 00′ 00″ E che corrisponde all’angolo che la retta immaginaria che collega la cima dell’Etna con il centro della terra fa con il meridiano zero.
Curiosità
La parola miglio deriva dall’espressione latina milia passuum, “migliaia di passi” (singolare: mille passus “mille passi”), che nell’Antica Roma denotava l’unità pari a mille passi (1 passo = 1,48 metri). Occorre ricordare che per gli antichi romani il passus era inteso come la distanza tra il punto di distacco e quello di appoggio di uno stesso piede durante il cammino, quindi il doppio rispetto all’accezione moderna.
Miglio terrestre o miglio inglese (statute mile): nel sistema imperiale britannico corrisponde a 1760 iarde e a 5280 piedi. È lungo esattamente 1609,344 metri. Viene tuttora comunemente usato nei paesi anglosassoni.
Miglio d’equatore o geografico: è pari alla lunghezza dell’arco di equatore corrispondente a un minuto d’arco di longitudine , cioè circa 1855,325 m.
Miglio marino o miglio nautico internazionale (nautical mile): è lungo esattamente 1852 metri, secondo la definizione stabilita nel 1929 dalla International Extraordinary Hydrographic Conference di Monaco di Baviera (recepita dagli Stati Uniti nel 1954 e dal Royal ydrographic nel 1970. In precedenza era definito come la lunghezza dell’arco di meridiano sotteso da un angolo di un minuto d’arco sul parallelo medio di 44°20′. Il Sistema Internazionale di unità di misura ne ammette l’uso per la navigazione aerea e marittima.
Miglio marino inglese o miglio nautico inglese: pari a 1853,18 m.
Miglio marino USA o miglio nautico USA: pari a 1853,24 m.
Miglio non più in uso:
Miglio romano = 1480 m
Miglio austriaco = 7585 m
Miglio di posta austriaco = 7585,94 m
Miglio danese = 7532 m
Miglio italiano = 1837 m
Miglio norvegese = 11 295 m
Miglio olandese = 7408 m
Miglio nuovo olandese = 1000 m
Miglio del Reno (di Prussia) = 7532 m
Miglio di Romania = 7848 m
Miglio russo (Versta) = 1067 m
Miglio svedese = 10 000 m
Nota: Su una tratta di 60 NM un errore angolare di un grado corrisponde a circa 1 NM di errore.
Perchè è stato scelto il meridiano di Greenwich? Iniziamo ad analizzare la situazione passo-passo:
Il sole gira attorno alla terra in 24 ore (sappiamo che è la terra che lo fa, ma per il nostro principio è più facile ragionarla alla Copernicana maniera.
Pertanto percorre 360° in 24 ore
Ovvero, 15° ogni ora
Sappiamo che 1 grado equivale ad una distanza angolare di 60 miglia nautiche (NM), pertanto il piede del sole (punto che attraverserebbe la superficie terrestre se si potesse collegare con un filo il centro del sole con il centro della terra) percorre ben 900 NM l’ora. Per i distratti, 1 NM = 1852 metri = 1.852 Km = 1666,8 KM/h.
Quindi, se noi salutiamo chi resta a casa e procediamo verso il sole (ad est) vedremo il sole sorgere, dopo aver percorso 15°, un’ora prima di coloro che sono rimasta a casa nostra.
Quindi, dopo aver percorso, per esempio, 9000 NM verso est (ovvero 150° ad est), lo vedremo sorgere ben 10 ore prima di chi è rimasto a casa.
Alla luce di questi calcoli rapidi, viene da se che, percorrendo 10800 NM verso est (180° ad est) vedremmo sorgere il sole 12 ore prima di chi è rimasto a casa. A questo punto, dovendo annotare qualcosa sul nostro diario, che data useremmo? Se a casa è il 25 gennaio, per noi è il 26 gennaio o il 25 gennaio? Ma se abbiamo anche segnato i giorni sul diario, vedremo che avremo guadagnato un giorno, avremo visto ben 13 albe mentre a casa nostra ne hanno viste solo 12.
Che confusione. Ricordate il libro di Verne, “Il giro del mondo in 80 giorni”? Fogg pensò di aver perso la scommessa proprio perchè non aveva tenuto conto del guadagno orario ad ogni 900 NM.
Pertanto, per non creare confusione, è stato stabilito che il meridiano 180 (Est od Ovest è la stessa cosa) sia il meridiano del cambio di data. Per esempio, alla mezzanotte (il cambio di data è stabilito alle 00.00) del meridiano 180, ad est del meridiano sarà il giorno precedente (esempio il 15 gennaio) e ad ovest il giorno successivo (esempio il 16 gennaio).
Gli aerei in volo nell’Oceano Pacifico, devono tenere conto di questo cambio di data.
Ora provate ad immaginare un abitante che, uscendo dalla porta d’ingresso sa che è il 15 gennaio, ma se esce dalla porta del giardino si ritrova nel 16 gennaio. Il meridiano opposto a quello di Greenwich (meridiano 180) non attraversa nessuna terra abitata. Ecco il motivo per cui, anche se con difficoltà, è stato accettato a livello internazionale come meridiano di riferimento (meridiano zero)