Per spiegare perchè vola un aereo è necessaria una grande conoscenza della fisica, ma non è questo il luogo dove scervellarsi.
Qui si vuole solo dare un’idea molto superficiale sulle forze che tengono in volo un aereo.
Un’aereo, per alzarsi dal suolo deve vincere il suo peso. E’ quindi necessario generare una forza che possa equilibrare il peso e permettergli di volare. Questa forza viene generata dalle ali e si chiama portanza.
L’ala è lievemente inclinata verso l’alto, forma un angolo, fra l’orizzonte e la sua inclinazione detto Angolo di attacco.
Il flusso d’aria che attraversa l’ala crea la portanza.
Per poter avere il flusso d’aria attorno all’ala, dobbiamo fare muovere l’aereo, ovvero dobbiamo avere una spinta che ci permetta di avanzare e la otteniamo grazie al propulsore (motore). Nel momento in cui il velivolo inizia a muoversi deve vincere la resistenza all’avanzamento. Pertanto il motore dovrà essere sufficientemente potente per spostare il peso del velivolo e vincere la forza all’avanzamento.
Ed eccole insieme, le 4 forze, con cui se la vede un velivolo.
Da quanto descritto, possiamo chiaramente immaginare che variando la velocità varia la portanza. Se diamo motore aumentiamo la velocità , aumenta la portanza ed iniziamo a salire.
Quando saliamo, a causa della resistenza e del peso, l’aereo tenderà (a parità di motore dato) a rallentare, rispetto alla velocità iniziale, fino ad assumere una velocità che permette l’equilibrio fra salita ed avanzamento.
Quando togliamo motore, avviene l’inverso. L’aereo rallenterà ed inizierà a scendere, ma poi, a causa della discesa, riprenderà velocità e tenderà quindi a rimettersi in volo livellato. Ma subito dopo rallenterà e riprenderà a scendere. Anche qui, fino a quando assumerà una velocità che permette l’equilibrio fra discesa e velocità.
Pertanto, prima di smanettare con i comandi, aspettate un po, date al velivolo il tempo di riequilibrarsi.