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Corso volo – Volo VFR – VMC e VFR speciale

VMC

I parametri meteorologici compatibili con lo svolgimento di un volo secondo le regole VFR vengono definiti condizioni meteorologiche per il volo a vista (in inglese Visual Meteorological Conditions, abbreviato in VMC) e differiscono a seconda della classe di spazio aereo e la quota interessata dal volo.

Le VMC da rispettare per voli sopra FL100 (indipendentemente dalla classificazione dello spazio aereo) sono:

  • visibilità anteriore almeno 8000 metri (almeno 5000 metri se sotto FL100);
  • distanza orizzontale minima dalle nuvole o da ostacoli 1500 m;
  • 1000 piedi sotto le nubi;
  • 1000 piedi sopra le nubi

Negli spazi aerei F e G (in Italia abbiamo solo il G), se entro i 3000 piedi AMSL o 1000 AGL:

  • visibilità anteriore almeno 5000 metri (se la velocità è max 140 Kts la visibilità anteriore deve essere almeno di 1500 metri;
  • libero dalle nuvole;
  • terreno sempre in vista

VFR speciale

Un volo VFR non può decollare o atterrare su un aeroporto quando la copertura nuvolosa è inferiore a 1500 ft oppure quando la visibilità al suolo è inferiore a 5000 metri.
Speciali deroghe possono essere concesse dall’Ente di controllo di avvicinamento ai singoli aeromobili, purché la visibilità al suolo non sia inferiore a 1500 metri.

Tale autorizzazione prende il nome di VFR Speciale.

Se il pilota di un volo VFR si rende conto che le condizioni meteorologiche, lungo la rotta, si stanno degradando al punto tale da non consentire di mantenere le VMC, dovrà atterrare sul più vicino aeroporto idoneo.

Se lo spazio aereo interessato dal volo lo consente e se le condizioni meteorologiche sono compatibili, il pilota può richiedere all’Ente ATS competente l’autorizzazione a proseguire il volo in regime di VFR speciale.

A questo punto, prima di concedere l’autorizzazione, l’Ente ATS chiederà al pilota se conferma di avere il terreno in vista, solo dopo la risposta affermativa (a questo punto la responsabilità del volo VFR speciale ricade tutta sul pilota) il VFR speciale verrà concesso.

VFR notturno

Generalmente è possibile condurre Voli VFR durante le ore di luce diurna, ossia nel periodo di tempo compreso tra l’alba e il tramonto. L’orario varia in base alla longitudine, pertanto esistono delle tabelle chiamate effemeridi che indicano gli orari di alba e tramonto in base alla località.
Per poter volare al di fuori da questi orari è necessario avere l’abilitazione al volo VFR notturno.

Minime meteorologiche per il VFR notturno

Nessun volo in VFR/N può essere pianificato o effettuato a meno che lungo la rotta la situazione meteorologica non riporti una visibilità minima di 5 Km e una copertura delle nubi superiore a 2/8 (scattered) ad una quota inferiore a 3000 ft/gnd.

Il volo VFR/N può essere condotto negli spazi aerei di classe B C, D, E, F, G, in contatto visivo con il suolo, alle seguenti condizioni:

  • decollo/atterraggio: almeno 5 Km di visibilità al suolo; copertura delle nubi uguale o inferiore a 2/8 (scattered, da riporto di routine o speciale) ad una quota inferiore a 3000 ft/gnd;
  • fase in rotta: almeno 5 Km di visibilità in volo per voli condotti al di sotto di FL100; almeno 8 Km di visibilità in volo per voli condotti “a” o “al di sopra” di FL 100; distanza dalle nubi verticale 2000 ft, orizzontale 3 Km.

Per le operazioni di volo che vengono condotte in zone montagnose la visibilità orizzontale in volo deve essere almeno di 8 Km.

Quote Minime di volo

Fatta eccezione per le fasi di decollo e atterraggio e a meno di diversa istruzione da parte della competente Autorità ATS è fatto divieto di effettuare voli VFR/N su terreno collinare e montuoso se non si ha una separazione verticale di almeno 1500 ft sul più alto ostacolo esistente in un raggio di 5 nm dal velivolo ad eccezione delle rotte standard riportate sulle carte ENR6 se riportano quote inferiori.

Sulle carte ENR6 sono riportati gli “entry points” VFR notturni (in blu) per inserimento nel circuito di traffico degli aeroporti aperti al VFR/N e tutte le rotte che collegano detti aeroporti lungo le quali l’Ente ATS garantisce copertura radio ed informazioni meteorologiche.

Aeroporti

I voli VFR/N possono essere effettuati esclusivamente da e per aeroporti aperti al traffico VFR notturno.
Per essere aperti al traffico VFR notturno gli aeroporti devono soddisfare determinati requisiti.
Per verificare se l’aeroporto è aperto al traffico VFR/N basta guardare le info aeroportuali nella sezione “voli VFR”

Piani di volo

Per effettuare operazioni di volo VFR/N un piano di volo deve essere trasmesso almeno 30’ prima della partenza.
E’ consentita, al peggioramento delle condizioni meteorologiche o per altre ragioni di sicurezza, la variazione da VFR/N a IFR, a condizione che il pilota sia in possesso della relativa abilitazione.
Il piano di volo non è richiesto per i voli locali effettuati in continuo contatto radio con lo stesso Ente ATS dell’aeroporto interessato.
Il piano di volo presentato per l’effettuazione di un volo VFR/N deve contenere la previsione di un idoneo aeroporto alternato di destinazione.

Avaria degli impianti di comunicazione

In caso di avaria degli apparati di comunicazione il pilota deve:

  • inserire sul transponder il codice 7600;
  • effettuare una immediata diversione e atterrare sull’aeroporto scelto tra quelli più vicini ed idonei
    comunicare il suo arrivo con il mezzo più rapido possibile all’unità operativa di controllo traffico aereo competente

Assistenza al Volo

Deve essere mantenuto il contatto radio con gli Enti ATS.
Rimangono valide tutte le prescrizioni, restrizioni e divieti applicabili al VFR diurno.

Velivoli

I Velivoli immatricolati in Italia ed utilizzati per i voli VFR/N devono essere idonei al VFR/N secondo le prescrizioni del Regolamento Tecnico ENAC.
I velivoli immatricolati in Stati Esteri devono essere approvati per l’impiego secondo le regole del VFR/N dai rispettivi Stati di registrazione.

Equipaggiamenti

Se non già’ previsto dalla regolamentazione dello Stato di registrazione, l’equipaggiamento richiesto per il sorvolo del territorio italiano in VFR/N deve includere almeno:

  • Un transponder SSR con riporto di quota (modo C o S);
  • Due apparati radio per mantenere la comunicazione a due vie con gli Enti ATS;
  • Un apparato ELT(S) o ELT(A).

(NOTA: L’apparato ELT è un trasmettitore di localizzazione d’emergenza il cui scopo è quello di segnalare istantaneamente ed in qualsiasi parte del pianeta, la propria posizione. È essenzialmente costituito da un radiofaro che si interfaccia con il sistema satellitare COSPAS-SARSAT per le operazioni di ricerca e soccorso. Il trasmettitore, una volta attivato manualmente (ELT-S) o automaticamente (ELT-A) emette dei segnali sulle frequenze di emergenza che vengono captati dalla rete di satelliti in orbita e ritrasmessi a terra presso i centri di coordinamento soccorso.)

Piloti

Per poter effettuare voli VFR/N i piloti devono essere qualificati ad effettuare voli VFR/N.
Per trasportare altre persone a bordo durante un volo VFR/N il possessore di licenza di pilota deve aver effettuato in qualità di pilota responsabile negli ultimi 90 giorni almeno 3 decolli e 3 atterraggi notturni con lo stesso tipo o classe di velivolo.