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Corso volo – Volo VFR – La segnaletica aeroportuale

Come è stato fatto sulle nostre strade per la gestione del traffico e per fornire le indicazioni necessarie a raggiungere città o paesi, così, anche in un aeroporto, esistono segnaletiche verticali, orizzontali ed altri dispositivi di cui si avvale il pilota.

Ovviamente questi dispositivi devono essere evidenti e chiari; pertanto essi dovranno essere ridipinti, puliti o rimpiazzati, non appena la loro visibilità risultasse compromessa.

Manica a vento: Un aeroporto deve averne almeno una ed è sempre messa in una posizione ritenuta appropriata dall’ENAC poichè devono essere ubicate in modo tale da essere visibili nel corso delle procedure di avvicinamento a tutte le piste, senza essere oscurate da oggetti vicini. Se l’aeroporto ha traffico notturno, la manica a vento deve essere illuminata.
Inoltre da ogni posizione di decollo deve essere visibile almeno una manica a vento.. Sono realizzate in tessuto, resistente al flusso dell’aria e alle intemperie. Hanno forma tronco-conica e colorata in modo da risaltare rispetto allo sfondo circostante, in modo da essere visibile da almeno 300 m di altezza. E’ colorata a strisce bianche e rosse o arancio o nere. La combinazione è formata da cinque bande alternate, essendo la prima e l’ultima del colore più scuro. La posizione della manica a vento può essere evidenziata da una fascia circolare bianca posizionata intorno al palo di sostegno, del diametro di 15 m e larga 1,2 m. La manica a vento indica al pilota la direzione del vento e la sua velocità approssimativa. Ogni fascia tesa dal vento rappresenta circa 5 nodi.

Quadrato segnali: Per gli aeroporti sui quali si svolgono in prevalenza operazioni di volo a vista, ci deve essere una superficie di forma quadrata, di 9 m di lato, destinata ai dispositivi di segnalazione. E’ una superficie piana e regolare ed è bordata da una striscia bianca o arancio di almeno 30 cm di larghezza, così da essere visibile in volo da tutte le direzioni, ad un’altezza di almeno 300 m. Se ritenuto necessario dall’ENAC per motivi operativi, l’Area segnali sarà illuminata durante le ore notturne.

Indicatore di direzione di atterraggio: E’ una sagoma a forma di “T” che rappresenta un velivolo, è bianca o gialla ed il colore dipende dallo sfondo sottostante, visto che deve essere ben visibile. Serve per indicare ai piloti in decollo o in atterraggio la pista in uso che è sempre parallela alla gamba lunga della T, a meno di diversa autorizzazione della competente autorità di controllo del traffico aereo.

Segnale di circuito destro: Indica al pilota che l’aeroporto utilizza un circuito di traffico destro

Area manovra degradata: Indica che lo stato dell’area di manovra è degradato e che i piloti devono usare particolare cautela in atterraggio.

Area di manovra interdetta: indica che l’aeroporto è insicuro per il movimento degli aeromobili e che di conseguenza l’atterraggio vi è interdetto.

Movimento al suolo: Il segnale in alto indica che i movimenti al suolo di aeroplani e alianti devono essere confinati alle aree pavimentate.
Mentre quello in basso che decolli e atterraggi di aeroplani e alianti avvengono sulla pista, ma che i movimenti al suolo non sono confinati alle aree pavimentate.

La C (Controlled) in campo giallo indica che l’aeroporto è un aeroporto controllato, poiché sede di una torre di controllo di aeroporto e che presso lo stesso è disponibile un ARO – Air traffic services Reporting Office ovvero Ufficio Informazioni dei servizi del Traffico Aereo.

Segnaletica verticale: La segnaletica verticale è costituita da due diverse categorie di tabelle:

  • d’obbligo;
  • d’informazione

Le tabelle sono rettangolari, con il lato più lungo orizzontale. Queste tabelle vengono normalmente chiamate “segnali”.

Segnali di obbligo: Indicano la posizione oltre la quale un aeromobile o un veicolo non devono procedere, salvo che non siano stati autorizzati dall’ATC.

I segnali di obbligo sono costituiti da caratteri bianchi su fondo rosso. Essi non devono essere associati a segnali di informazione di direzione o di destinazione.

Partendo dall’alto:

  • Punto attesa pista 27
  • Punto attesa per pista 09 e 27
  • Punto attesa pista 27 con sistema di precisione di Categoria 1
  • Punto attesa pista 09 e 27 con sistema di precisione di Categoria 1
  • Punto attesa pista 27 con sistema di precisione di Categoria 2 Eccetera eccetera. Viene indicato un punto di attesa di Categoria, quando la pista è dotata di ILS, pertanto la posizione di attesa deve essere ubicata al margine dell’area critica/sensibile per proteggere l’ILS quando in uso. Non è necessaria l’annotazione “CAT I”, “CAT II”, “CAT III” nel caso in cui la posizione di attesa per pista in CAT I, II, III sia coincidente con la posizione attesa per pista a vista. Ma se la posizione d’attesa per avvicinamenti di precisione è posta a distanza tale da rallentare il traffico in VMC, ci sarà anche una posizione d’attesa per pista a vista (quindi più vicina alla pista).

Segnali d’obbligo di posizione d’attesa per l’accesso in pista

Entrambi i disegni indicano il punto di Attesa ALFA per pista 27. Ma a sinistra in un pista senza avvicinamento di precisione ed a destra in presenza di un avvicinamento di precisione. Ma, in assenza di traffico che lo utilizza, il pilota può essere istruito di attendere al punto attesa per pista in vista posto più vicino alla pista.

Esempi di denominazione delle taxiway

Indica da che parte andare per accedere alla pista 33.

Indica al pilota che si trova sulla taxiway BRAVO 2

Indica la posizione del punto attesa del velivolo, qui sul punto ALFA.

Vi trovate in pista ed alla vostra destra viene indicato il punto di uscita GOLF

Siete in posizione BRAVO e state incrociando la taxiway CHARLIE che si trova sia alla vostra sinistra che alla vostra destra

A destra la direzione per le piste 27 e 09

A sinistra la destinazione per il piazzale

Siete nella posizione BRAVO e la taxiway CHARLIE si trova sia a sinistra che a destra.

Viene indicata la taxiway CHARLIE a sinistra, la posizione attuale BRAVO, la taxiway DELTA davanti a destra e la FOXTROOT a destra.

Indica dove si trova l’intersezione con punto di decollo (tora residua). La “corsa di decollo disponibile” o “pista di decollo disponibile”, in inglese Take off run available, abbreviata in TORA, è definita come lunghezza della pista dichiarata disponibile ed idonea alla corsa al suolo di un aeromobile in decollo. Tale distanza corrisponde generalmente alla lunghezza della pista.

Questa indica la destinazione per l’area militare

Pavimentazione prima della soglia non idonea né per il movimento degli aeromobili, né come stopway.

In pratica è da considerare come zona sterrata dalla quale uscire solo con mezzi di movimentazione velivoli a terra e sottoporsi alle verifiche strutturali del carrello.

Pavimentazione prima della soglia idonea per il movimento degli aeromobili.

Indica, inoltre, lo spostamento in avanti della soglia pista.

Per esempio: Immaginate una pista che ha la testata con, nelle vicinanze, delle costruzioni. I rumori dei velivoli potrebbero disturbare la popolazione, pertanto, spostando in avanti la soglia pista, i velivoli sorvoleranno le abitazioni ad una quota superiore limitando il rumore.

Pavimentazione prima della soglia idonea come stopway, ma non per il movimento degli aeromobili. Se la corsa del velivolo finisce nella zona gialla, dovrà essere spostato con mezzi di movimentazione velivoli ma senza dover ricorrere a verifiche al carrello.

L’area rappresenta una zona idonea al movimento dei velivoli ed una non idonea.

Questo perchè siamo in presenza di una parte vicino alla pista vera e propria che è stata realizzata mantenendo le prestazioni della pista, ed una parte che non lo è.

Per le ulteriori indicazione verticali ed orizzontali, fare riferimento all’apposita sezione disponibile sul sito dell’ENAV.