L’operazione di sovrapporre l’indice dell’ADF al direzionale può essere simulato agevolmente con gli ADF che hanno la rosa mobile (praticamente tutti quelli di più recente costruzione e quelli dei simulatori odierni), ruotando la rosa stessa in modo da avere “in prua” lo stesso valore indicato dal direzionale.
La figura mostra la disposizione degli strumenti di due aerei che stanno navigando con la stessa prua 050° sullo stesso QDM 140°/QDR 320° relativo ad una stazione NDB.
Il pilota dell’aereo A tiene la rosa disposta sullo 0°/180°, mentre il pilota B ha girato la rosa in modo da avere in prua la stessa indicazione del direzionale.
Si può notare che l’ADF di A segna un Rilpo di 090° e un angolo di coda di 270°, che rispettivamente sommati e sottratti alla Pm di 050° danno appunto un QDM di 140° e un QDR di 320°.
L’ADF di B, invece, indica il QDM 140° direttamente sotto la punta e il QDR 320° direttamente sotto la coda.
La rosa mobile, con la quale l’ADF si trasforma in un rudimentale RMI, va usata con cautela perché, se ci si dimentica di riallinearla con il direzionale in occasione di ogni virata, le indicazioni dell’ADF risultano errate.
Poiché il carico di lavoro richiesto dalla condotta del volo IFR, specialmente in condizioni IMC, induce facilmente il pilota a dimenticarsi di eseguire questa operazione a ogni cambiamento di prua, è consigliabile che la rosa mobile sia utilizzata solo:
- Nel momento in cui serve leggere il valore del rilevamento su cui si trova l’aereo rispetto all’NDB sintonizzato.
- Durante gli intercettamenti con prua ormai stabilizzata, cioè quando si è deciso di non modificare più l’angolo di intercettamento fino a operazione ultimata e la prua è già stata modificata per compensare l’eventuale angolo di deriva.
In ogni altra situazione è più conveniente tenere la rosa graduata sullo zero e correggere la prua in funzione dell’angolo che l’indice l’ADF forma di volta in volta con l’asse longitudinale dell’aereo.