Airsardinia virtual

Corso volo – Cartografia – Riporto sulla carta girando a piedi

Ora, per spiegare bene come usare la carta per effettuare un rilevamento, dobbiamo per forza dimenticarci del PC e tornare a ragionare nel mondo reale.

La tecnica utilizzata, una volta acquisita, la troverai utile nei rilevamenti con radio assistenza. La metodologia di rilevamento non cambia, ma spiegarla nella realtà rende tutto più semplice ed intuitivo.

Per fare questo, immagina di essere all’esterno, fuori dai centri abitati, in mezzo alla natura.

Ed ora devi identificare, sulla carta, la tua posizione.

Intanto devi metterti in una zona più alta, in modo da poter avere un più ampio orizzonte visibile.

Se fossi dentro una vallata stretta, non avresti grandi possibilità di guardarti attorno.

Ora osserva ciò che vedi. Ci sono sempre dei riferimenti che si distinguono rispetto ad altri.

Per esempio:

un albergo in mezzo ad un bosco sul pendio di una montagna
un fiume
un lago
un grosso bivio stradale
ecc.ecc.

Ovviamente, devi avere una carta in grado di rappresentare questi particolari, altrimenti non sai che fartene o della carta, o dei rilevamenti presi.
Ciò che può essere facilmente distinguibile, viene detto punto cospicuo.

Ed ora come procedi? Semplicissimo!!!

01 Identifichi il primo punto cospicuo, in questo caso un paese

02 Prendi la carta e la metti davanti a te

03 La ruoti fino a quando il punto cospicuo da te identificato si trova in linea fra te ed il punto cospicuo reale

04 Guardando bene la carta noti che, nei pressi del paese che hai identificato, se ne trova un altro un po sulla destra.

05 Osservi l’orizzonte ma… il paese non c’è. Significa che il paese identificato sulla carta non è quello corretto. Pertanto inizi di nuovo ripartendo dal punto 01

06 Il paese c’è, ti sposti, girando di quel tanto che basta, attorno alla carta e verifichi se anche questo è allineato, in caso contrario, sistemi la carta in modo più preciso.

07 Riverifichi se anche il primo punto cospicuo è ancora ben allineato, se non lo è risistemi la carta e riverifichi il secondo punto cospicuo. Se anche questa volta non riesci ad avere un corretto allineamento dei punti cospicui, c’è da pensare, seriamente, di non aver identificato, sulla carta, uno o tutti e due i punti cospicui. Nel sospetto che puoi aver sbagliato di nuovo, ritorni al punto 01, cosciente che non stai giocando al gioco dell’oca.

08 Ora che i due punti cospicui risultano allineati correttamente, noti, sulla carta, che fra i due c’è un fiume. Non lo avevi notato, ma guardando bene, riesci a scorgerlo fra gli alberi. Ecco che la carta inizia a fornirti informazioni che non vedi.

09 Per essere certo del punto in cui ti trovi, cerchi un altro punto cospicuo e verifichi l’allineamento. (l’albergo in alto ti va bene?)

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10 Dalla carta noti un altro punto cospicuo. (Il casolare sulla collina). Lo cerchi e lo individui. Anche questo non lo avevi notato e verifichi l’allineamento.  A questo punto sarai tu a girare attorno alla carta che resterà ferma a terra, visto che non ci sarà più bisogno di allinearla.

11 Ora, partendo da un punto cospicuo a caso, traccia una linea immaginaria che ha, come inizio il punto cospicuo reale, entra dal bordo della carta e prosegue sul bordo opposto passando dal punto cospicuo riportato. Ora traccia, con una matita, questa linea sulla carta.

12 Ripeti questa operazione per gli altri punti cospicui rilevati.

13 Noterai che le linee si intersecano in un punto ben preciso della carta. Ebbene, quello è il punto in cui ti trovi.

Sembra difficile, ma basta provarlo alcune volte e tutto diventerà semplice ed intuitivo.

Se hai una buona carta della tua città, potresti fare la prova anche dal balcone di casa tua, identificando, come punti cospicui, incroci, piazze, giardini ecc ecc

E’ bene anche notare che, visto che la parte superiore della carta indica sempre il nord, posizionandoci in modo da avere la carta davanti a noi in modo corretto, sai anche che hai l’est alla tua destra, il sud dietro, l’ovest a sinistra ed il nord davanti a te.

Storiella vera: Molti anni fa, quando uscirono i primi navigatori sui cellulari, con antennino GPS bluetooth, decisi di affidarmi a lui per andare da Catania a Vizzini. Dopo aver attraversato un paese il navigatore mi ha fatto imboccare una strada asfaltata che, piano piano, diventava sempre più ripida, tortuosa e stretta. Alla fine della salita finiva in mezzo alla campagna con una stradina sterrata che non si vedeva dove portava. Invece di tornare indietro, decisi di scendere dalla macchina, di prendere la carta e di appoggiarla sul cofano. Ero già in una zona particolarmente rialzata, pertanto favorevole ad un rilevamento. Dopo aver osservato attentamente quali punti cospicui utilizzare, ho fatto il punto nave scoprendo che, 500 metri dopo la svolta della stradina sterrata, c’era la strada provinciale che mi avrebbe portato a Vizzini. Certo, la mia carta riportava anche la sterrata e questo mi aiutò parecchio.

Morale: Imparare queste nozioni può servire anche nel mondo reale, non solo in quello simulato.